L’attività di donazione e trapianto di cellule salvavita prosegue: nell’ultimo periodo sono stati 5 gli interventi effettuati, nonostante le difficoltà logistiche legate alle crisi internazionali

C’è una cosa che riesce a superare qualsiasi confine o condizione: la solidarietà. Ne sono la dimostrazione le donazioni, con conseguenti trapiantidi midollo osseo che hanno visto il nostro Paese protagonista insieme a Israele e Ucraina.

Al momento dell’aggressione terroristica di Hamas dello scorso 7 ottobre, infatti, erano già in programma quattro prelievi da donatori israeliani destinati ad altrettanti pazienti italiani affetti da gravi malattie del sangue. La prima donazione è stata portata a termine con successo a sole 24 ore dagli attacchi, grazie agli sforzi della nostra Rete per assicurare l’arrivo del campione in Italia, superando le criticità logistiche e di comunicazione che in quelle ore hanno condizionato piani di volo, aeroporti e spostamenti. Le altre tre donazioni si sono susseguite a catena tra il 10 e l’11 ottobre.

Poco prima era stata completata con successo una procedura di prelievo di midollo osseo, effettuato a Cagliari grazie a una donatrice volontaria, che è stato trasportato e consegnato a Kiev per un trapianto di cellule staminali emopoietiche su un paziente ucraino. Il reperimento del donatore e l’organizzazione del trasporto del materiale biologico sono stati gestiti dal Registro IBMDR attraverso un trasporto a “staffetta”. La richiesta era partita 3 mesi prima dall’Ukrainian Bone Marrow Donor Registry per una persona che necessitava di un trapianto e che non aveva trovato un donatore compatibile tra i propri familiari. Come avviene sempre in questi casi, la ricerca è stata estesa a livello mondiale, dato che le possibilità di rintracciare un “gemello genetico” idoneo sono circa una su 100mila. La compatibilità era stata riscontrata dall’IBMDR (il Registro italiano dei donatori di midollo osseo) in una donna iscritta al Registro regionale della Sardegna, uno dei territori con il tasso di donazione più alto in Italia. Il Centro donatori dell’ospedale Binaghi della ASL di Cagliari, una volta verificata la disponibilità della donatrice e certificato il suo buono stato di salute, grazie al consenso confermato dalla donna ha reso possibile procedere al prelievo. La sacca con le cellule salvavita è stata consegnata a un primo corriere che l’ha scortata fino al checkpoint di Medyka-Shehyni, sul confine tra Polonia e Ucraina. Lì un secondo corriere, inviato dal Registro ucrain,o l’ha presa in carico e l’ha recapitata all’ospedale Okhmatdyt di Kiev, dove è stato effettuato il trapianto di midollo.

Complessivamente sono state sette le donazioni gestite negli ultimi 12 mesi dal Registro IBMDR in condizioni di emergenza, coordinando tutte le questioni tecniche e diplomatiche insieme al Centro nazionale trapianti e agli uffici del ministero della Salute. Ad oggi sono 299 le donazioni effettive registrate in Italiain 4 casi su 10 i prelievi sono stati destinati a pazienti esteri, sia in Europa che nel resto del mondo. Rispetto allo scorso anno, a crescere non sono solo le donazioni effettive nel loro complesso (+30% circa), ma anche il numero delle cellule esportate (+25%), segno di una sempre maggiore qualità nel nostro Registro in termini di donatori tipizzati.

Tutti i dati di attività della rete italiana mostrano una netta crescita rispetto al 2022, così come quelli relativi alle nuove iscrizioni al Registro donatori IBMDR: sono stati 2.888 i nuovi donatori reclutati a settembre durante la settimana nazionale di sensibilizzazione “Match it Now” e ancora in corso in alcune città italiane. I nuovi iscritti si sono aggiunti agli oltre 490mila potenziali donatori attivi già tipizzati, di cui oltre 20mila reclutati nel corso del 2023: un numero elevato, ma non ancora sufficiente per garantire a tutti i pazienti in attesa di trapianto la possibilità di trovare un donatore compatibile.

Per questo è fondamentale che il maggior numero possibile di persone tra i 18 e i 35 anni fornisca la propria disponibilità: è possibile farlo compilando un modulo di pre-registrazione sul sito IBMDR o su www.sceglididonare.it per essere ricontattati dal centro donatori più vicino ed effettuare un semplice prelievo di sangue o un tampone salivare che consenta la mappatura genetica e l’inserimento nel registro

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