Il mese di gennaio fa registrare una flessione del 13,5% se rapportato allo stesso periodo del 2020. Male anche il paragone con lo scorso dicembre
A inizio febbraio, in un’intervista rilasciata ad AVIS Nazionale, il direttore del Centro nazionale sangue, Vincenzo De Angelis, lo aveva anticipato che, come sempre, gennaio segna un momento di contrazione.
I dati sulla raccolta plasma nei primi 31 giorni del 2021 lo hanno confermato. La flessione rispetto allo stesso periodo del 2020 è del 13,5%, un deciso passo indietro anche se rapportata allo scorso dicembre quando, seppur negativi, i numeri avevano segnato una leggera ripresa. Analizzando le tabelle pubblicate dal CNS, è evidente come la contrazione abbia coinvolto praticamente tutte le regioni italiane. A gennaio, soltanto le province autonome di Trento e Bolzano, Toscana, Umbria e, di pochissimo, Lazio, sono riuscite a migliorare la raccolta rispetto all’anno precedente.
Bene anche il Friuli Venezia Giulia che, nelle difficoltà generali, nel 2020 era stata la prima regione italiana per quantità di plasma raccolto in rapporto al numero di cittadini.