C’è anche l’Avis Comunale di Perugia nella rete di associazioni che vuole essere un punto di riferimento sull’intero territorio regionale per le persone che lottano contro il tumore

Si chiama “INSIEME! Umbria contro il cancro” ed è una rete di associazioni che ha l’obiettivo di rappresentare un punto di riferimento per tutti i pazienti oncologici del territorio. Un’esigenza nata dalle difficoltà che il Covid sta generando sulle attività ospedaliere di screening e interventi chirurgici e che rischia di provocare effetti drammatici su coloro che lottano contro il tumore.

Tra le 17 organizzazioni che hanno dato vita a questo progetto c’è anche l’Avis Comunale di Perugia: «Per noi quello del “fare rete” è un approccio che da sempre contraddistingue il nostro impegno – spiega il presidente Fabrizio Rasimelli – Se tanti pazienti oncologici possono usufruire di trasfusioni e terapie salvavita, molto è merito dei donatori che quotidianamente compiono questo gesto etico. Ecco perché ci è sembrato doveroso far parte di questa iniziativa». Un’iniziativa che assume un valore ancora maggiore proprio per il periodo storico in cui nasce: «Il Covid ha spezzato molte vite e ne sta mettendo a rischio altre, soprattutto delle persone fragili tra cui rientrano proprio i pazienti oncologici – prosegue – Esiste il pericolo fondato che le riorganizzazioni che hanno caratterizzato i nostri ospedali possano far pagare il prezzo più alto a coloro a cui ci rivolgiamo con INSIEME. Mi auguro che questo sia solo il primo passo per nuovi progetti che coinvolgano tutta la realtà avisina del nostro territorio».

Cristina Gugnoni è la referente di “Punto rosa 2.0. Donne, tumore al seno e dintorni”, un’associazione che, come si intuisce dal nome, assiste le pazienti colpite da questa forma oncologica: «Ci siamo resi conto che, nella nostra regione, chi combatte contro i tumori, siano essi al seno o di altra natura, deve scontrarsi con numerose situazioni di criticità. La consapevolezza che fosse necessario mettersi al servizio di queste persone, fornendo loro risposte alle necessità quotidiane, ci ha portato a creare la rete». Un vero e proprio osservatorio, questo vuole essere INSIEME, una realtà che trasmetta alle istituzioni, sanitarie e non, gli input necessari a migliorare l’assistenza di chi è fragile e, conseguentemente, più a rischio. Come? Molto semplicemente, mettendo a disposizione le competenze di ciascuna associazione che ne fa parte: «I principi di ascolto e solidarietà sono alla base di INSIEME – prosegue Gugnoni – perché siamo consapevoli di cosa il Covid possa generare su noi pazienti oncologici. Pensiamo ai ritardi negli screening per individuare i tumori precoci o ad altri rallentamenti che potrebbero avere effetti devastanti sulle terapie e la vita di tante persone. Quando ci si trova in queste condizioni si vive sempre in emergenza».

Un’emergenza contro la quale proprio i donatori rappresentano l’alleato migliore: «Avere Avis al nostro fianco è un valore aggiunto – conclude – perché soprattutto chi è alle prese con leucemie o altri tumori del sangue vede nelle trasfusioni vere e proprie terapie salvavita. È necessario informare e sensibilizzare sempre più persone, esattamente come avviene qui in Umbria dove i volontari, attraverso la scuola, si preoccupano di responsabilizzare i giovani. Serve questo per capire l’importanza del dono e intraprendere questa scelta straordinaria».

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